mercoledì 25 dicembre 2013

Fotografia sportiva: OP FOTO XPERIENCE AL 26° WINTER UNIVERSIADE DEL TRENTINO 2013




                                                         



OP FOTO-EXPERIENCE ALLA WINTER UNIVERSIADE DEL TRENTINO
Corso di Fotografia Sportiva & Outdoor  by Paolo Meitre Libertini


Esordio in casa OP (www.outdoorphotographers.it)

Con la rubrica fotografica realizzata per o canali si Outdoor Passion e con l’inverno, inizia una nuova sezione di esperienze fotografiche, denominata a OP foto-experience e lo fa in grande stile con la nostra presenza alle 26°Winter Universiade del Trentino con Il nostro piccolo staff composto da 4 fotografi provenienti da Milano, Bergamo, dalla Valle d’Aosta e il sottoscritto da Torino.
Organizzare una trasferta come questa, significa partire in tempo per poter inoltrare le richieste di accredito all’organizzazione internazionale, per l’invio dei documenti necessari (Iscrizione alla USSI / AISP) e le foto da inserire sui pass. Coordinare tutti gli orari, gli spostamenti , trovare e riservare l’alloggio.

Per assurdo, l’aspetto fotografico, resta quasi l’ultimo problema in ordine di cronologia. La manifestazione aveva una durata di 11 giorni, ma purtroppo noi abbiamo avuto la possibilità di lavorare solo nel week end. Per cui, primo vincolo: trovare una sistemazione che ci permettesse di poter seguire la maggior parte degli eventi in programma, senza dover effettuare spostamenti chilometrici. Dopo un’accurata ricerca, la scelta è caduta sulla Val di Fiemme ed in particolare su Ziano di Fiemme, piccola località a cinque minuti dal lago di Tesero e Predazzo luoghi che ospitavano le gare di biathlon, fondo, e trampolino. A circa 15 minuti inoltre, la cittadina di Cavalese che invece possiede lo stadio del ghiaccio dove si sono disputate alcune partite di ice hockey. Sulla via del ritorno, sopra a Trento, Monte Bondone per lo snowboard e poi ancora giù in città per il pattinaggio artistico.

Per quanto riguarda l’attrezzatura fotografica, quella da grandi occasioni: Doppi corpi macchina, Nikon D800, D300s e anche D3X . teleobiettivi che andavano dal 70/200 al 200/400 al 300 mm più alcuni grandangoli spinti, come il fisheye da 10,5mm.



Primo giorno:

Tre tappe sull’autostrada TO/MI/VE : Santhià per tirare su Alexis che arriva da Aosta, Milano per Marcello e Bergamo per Maurizio. Viaggio fino a Trento dove, al Sanbapòlis è situato il cuore pulsante delle Universiadi e dove completiamo gli accrediti ritirando i pass e le pettorine che certificano la nostra ufficialità come fotografi.

Sbrigate le iscrizioni varie, ripartiamo verso Ziano di Fiemme. Saliamo, saliamo e saliamo ma non troviamo tracce di neve. Inquietante! Decidiamo di andare a fare un primo sopralluogo appena arrivati. E’ di fondamentale importanza arrivare il giorno delle gare e sapere già dove posizionarsi. I fotografi sono una brutta razza: Ovviamente tutti cercano il posto migliore e arrivano 2 ore prima per posizionarsi.





Secondo giorno:

Sveglia quasi all’alba, colazione abbondante per arrivare al lago (di Tesero) dove iniziano i training di duathlon: tutti all’ombra, il freddo ci dà il benvenuto. Tiriamo fuori le fotocamere, montiamo i tele, qui si lavora solo da lontano ma con un 70/200 si possono già ottenere buoni risultati. Considerando che gli sfondi sono “sporchi” (case, cartelli ecc..) dobbiamo lavorare con diaframmi aperti per sfuocare tutto quanto dietro i nostri soggetti.

Iniziamo a scattare senza sosta. Dal duathlon passiamo al fondo. Molto interessanti, fotograficamente, tutti i retroscena delle gare: le preparazioni, la sciolinatura, il riscaldamento ecc… Un’aspetto che adoro della fotografia sportiva, è legato alle espressioni degli atleti. Si possono fotografare occhi smarriti, arrabbiati, commossi. Volti sotto sforzo, urla liberatorie ecc…

Viviamo in questi giorni, in una dimensione olimpica. Siamo al centro del villaggio che ospita il team norvegese accanto quello giapponese. Tutte le persone accanto a noi indossano tute colorate , tutto intorno è colore e si percepisce nell’aria adrenalina pura. Le fotocamere sembrano possedute, sembra vogliano sfuggire dalle nostre mani per andare a fotografare tutto quanto !! Contagioso!

Quando scende il buio ci spostiamo in zona trampolino. Anche qui la neve che troviamo ricopre appena le strutture. Qui si fa sul serio. È buio, i fari illuminano la neve conferendogli una dominante gialla. Fotograficamente risolviamo il problema scattando in raw o impostando un bilanciamento del bianco adeguato. Ma i problemi non sono solo legati alle dominanti. Qui gli atleti sfrecciano via veloci, come proiettili. I nostri autofocus vengono messi a dura prova. Personalmente monto il 70/200 2,8 e dopo varie prove fatte con gli apripista, decido di impostare il fuoco manuale e scatto con un motore veloce. Davanti a me, la luna quasi piena. Iso piuttosto alti per poter scattare almeno ad 1/800 sec e bloccare l’azione.

La giornata però non finisce qui: Cena e poi alla fine incontro di hockey su ghiaccio. Posti assegnati per i fotografi. Io riesco ad intrufolarmi dietro le panchine delle nazionali. L’aria è elettrica. Le azioni sono velocissime ed il dischetto quasi non si vede (specialmente seguendo le azioni attraverso il mirino con un tele montato dove tutto è ristretto al piccolo campo visivo). Tempi rapidissimi e iso alle stelle.

Fine incontro, stanchi dopo una full immersion fotografica. Rientriamo a casa dove scarichiamo i file prodotti (centinaia di scatti) e facciamo una veloce valutazione, un pò di post produzione ed archiviazione.

Quando spegniamo le luci, la stanza sembra addobbata a natale con tutte le lucine lampeggianti dei carica batterie delle fotocamere. Un presepe fatto da fotografi !!

Terzo giorno:

Oggi ce la prendiamo relativamente comoda poiché le prime session iniziano alle 9,30 al Monte Bondone dove ad aspettarci c’è il pipe per lo snowboard. Grazie ad un burlone ipad/navigatore, la prendiamo un pelino larga ed arriviamo al nostro spot con un po’ di ritardo. Poco male, il pipe è tutto in ombra, arriviamo giusto in tempo per iniziare a fotografare con il sole. È solo un training, ma lavorare durante le prove, è quasi meglio perché i riders girano senza pressione. Photosession con obiettivi corti e fish eye e i motori volano a svariati fotogrammi al secondo per immortalare sequenze della manovre aeree. Pranzo presso l’accoglienza della zona stampa poi via verso Trento per la sessione finale alle qualificazioni di pattinaggio artistico. Accoglienza e distribuzione dei posti a bordo pista con tanto di indottrinamento per i regolamenti che dobbiamo rispettare. Concludiamo la nostra esperienza con le grazie delle pattinatrici sul ghiaccio che volteggiano lasciando senza fiato il pubblico rubando applausi ad ogni rotazione. Zoom da 200, fuoco continuo e motore al massimo. Iso alte e tempi rapidi. E’ Trento quindi che prima ci ha dato il benvenuto e adesso ci saluta alla fine del nostro repotage; una breve ma intensa esperienza fotografica alle Universiadi del Trentino 2013

Fotografia Sportiva Gallery Winter Universiade Trentino
















Per le prossime experience: www.paolomeitrelibertini.com  pmlibertini@gmail.com

Fotografia sportiva in controluce sulla neve




Fotografia sportiva: alcuni consigli 


Ho notato che le immagini che destano più interesse, sono generalmente quelle scattate sulla neve fotografate in pieno controluce, con il sole nel bel mezzo dell'inquadratura: Negli occhi. I commenti in genere sono: Ma come si fa a calcolare l'esposizione con il sole davanti?
Con quale obiettivo posso ottenere questo risultato?


NESSUN SEGRETO: L'obiettivo da utilizzare è il grandangolo più spinto che possedete! Più il grandangolo è spinto e più il sole risulta piccolo e ben definito nei bordi. Il mio preferito è il fish-eye che trasforma il sole in una stellina, a seconda di dove viene posizionato all'interno dell'inquadratura.

Nelle immagini sopra: a sin. lo scatto è realizzato con un 28mm 2,8 su pieno formato (24x36).
Tutti gli altri, sono stati realizzati con un 18mm 2,8 sempre a pieno formato.
Potete notare che sullo scatto realizzato col 28, il sole risulta più grande e con i bordi molto più estesi.

Per ottenere la corretta esposizione sulla neve in controluce, potrebbe sembrare un paradosso, ma bisogna aprire il diaframma! è proprio così:
Dobbiamo esporre al limite delle alte luci con la stessa esposizione che utilizzeremo su una misurazione in luce diretta perchè la neve funge da enorme pannello riflettente: Il sole batte sulla neve e torna indietro illuminando il soggetto in forte controluce. un' esposizione così la si ottiene impostando i valori in manuale. 

Un automatismo verrebbe di sicuro influenzato dal sole che entra in macchina diretto, sottoesponendo tutta la scena.
Da notare come l'immagine dove il sole è coperto dalla tavola, sia perfettamente esposta allo stesso modo di quelle dove invece il sole è inquadrato.
In manuale ho mantenuto la stessa esposizione: iso 50 1/500 sec. f 6,3 .
Manual focus.

Fotografia sportiva: l'Outdoor Photographer




A metà tra il fotografo di natura, il fotografo sportivo e il fotografo di reportage, l’OP possiede un’identità propria.
Laddove i puristi dell’immagine di natura escludono dall’inquadratura ogni presenza estranea all’ambiente, lui inserisce la figura umana come elemento integrante del paesaggio stesso. Nelle sue immagini il bianco e nero dei reportage diventa un arcobaleno di colori. La sua missione: guardare, osservare e ritrarre tutto quanto vede e si muove intorno a sé. E’ l’uomo, inserito nell’immagine, che testimonia la propria presenza nella natura ne valorizza l’ampiezza e ne esalta le dimensioni. Il suo terreno d’azione è la terra, vissuta e vista sotto il cielo aperto. L’attrezzatura fotografica che usa è ridotta al minimo indispensabile, si porta dietro soltanto il necessario. L ‘esigenza è quella di viaggiare leggero. È il randagio della fotografia, il meno raffinato, il meno esigente di tutti i fotografi, ma con le immagini racconta la sua poesia. Se il mondo dei fotografi è pieno di cavalli di razza, lui senza dubbio è un mezzosangue che vive allo stato brado.


Realizzare un portfolio di fotografo sportivo







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