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mercoledì 28 gennaio 2015

Fotografia Sportiva : Mondiale Biathlon 2015 Anterselva by Sportful

Paolo Meitre Libertini, Fotografo Sportivo
La fotografia sportiva è il mio mestiere. Forse l’ho detto fino alla noia e forse se stai leggendo questo post, lo avrai intuito.

Ho fotografato nel calcio per squadre e sponsor di serie A, nel mondiale rally e in alcuni dei più grandi, affascinanti e spettacolari raid avventura del globo ma senz'altro posso dire di essere specializzato nelle riprese invernali e sulla neve.  

Il 22/25 gennaio ad Rasun di Anterselva in provincia di Bolzano, nel cuore dell’omonima valle, c'è la Tappa di Coppa del Mondo di Biathlon.  

Il paesino è poco più di una borgata alpina di 2.871 abitanti ma in questi giorni si appresta a ricevere circa 150 mila, avete letto bene, 150 mila spettatori.  

Ho già fotografato in passato questo sport
Dapprima alle olimpiadi di Torino ma più recentemente alle Universiadi del Trentino

In questo caso, come sempre, ho un incarico molto preciso: fotografare la nostra nazionale. Sia gli atleti di quella maschile che le ragazze della femminile.  
Splendidi nostri atleti che per l'occasione sfoggiano livree Sportful rosse come il motto che li accompagna   #redisfaster.  

Le gare si svolgono su tre giornate ma a me ne è concessa una sola, per cui non posso fallire e arrivare a casa senza materiale. 

Fotografare 5 atleti che in due manche mi passeranno davanti circa cinque  volte.  
Detta così sembra semplice!
Se non fossero gare ad inseguimento dove gli sciatori arrivano tutti in gruppo.  
difficile isolare i "miei".  Ma andiamo per ordine. 

Inizia il balletto degli accrediti.
Come da procedura, mi reco sul sito della manifestazione nella sezione dedicata, compilo il form.
“Requisiti accettati” mi dice. Aggiunge però che la procedura non può essere autorizzata in quanto è scaduto il tempo per gli accrediti on line. Iniziamo bene.

Mi arriva comunque un accredito per accedere alle zone Vip, dall’azienda per la quale lavoro: Sportful, appunto.

Non sono soddisfatto e una volta giunti all’ufficio accrediti, tento la carta AIPS.
Questa è la carta  personale che dovrebbe fare la differenza, in quanto viene rilasciata ai professionisti che operano a livello internazionale in eventi sportivi. Diciamo quella che contraddistingue un professionista, cioè che fa questo mestiere, da chi invece non lo è.

Diciamo che è un po’ la prova del nove.
Nelle gare di questo calibro, è praticamente impossibile accedere senza credenziali.

Il primo approccio è piuttosto rigido, in quanto appunto, essendo ormai chiusi tutti gli accrditi non è possibile aggiungere altri fotografi. 

Voilà! La esibisco con orgoglio.
La signorina Rottermeier accenna un sorrisino e mi invita ad accomodarmi per la fototessera da inserire nel pass “ALL” che significa poter andare ovunque!


Vedi, la soddisfazione non è poter accedere, ma poter dire che questo posto me lo sono e me lo sto guadagnando continuamente. Con costanza, specializzandomi sempre di più investendo il mio tempo nel mo lavoro.

Per questo sorrido quando alcuni fotografi o pseudo tali, si atteggiano a primedonne solo perchè magari possiedono un corredo fotografico stellare o perchè si auto celebrano sentendosi "dei grandi fotografi".

Il mio corredo fotografico:
Per fotografare gare di questo tipo, occorre senz'altro un buon tele. Non solo perchè solitamente si lavora da lontano ma soprattutto per giocare con sfondi sfocati che permettono di isolare il soggetto con una nitidezza imbarazzante. 
Personalmente ricerco per le mie inquadrature sfondi carichi di colore, come per esempio la platea di spettatori. Un tele potente la trasforma in un impasto di colori sfuocati ed indefiniti, ed io adoro questo effetto.

Ad Anterselva ho usato:



Paolo Meitre Libertini, fotografo sportivo




mercoledì 25 dicembre 2013

Fotografia sportiva: OP FOTO XPERIENCE AL 26° WINTER UNIVERSIADE DEL TRENTINO 2013




                                                         



OP FOTO-EXPERIENCE ALLA WINTER UNIVERSIADE DEL TRENTINO
Corso di Fotografia Sportiva & Outdoor  by Paolo Meitre Libertini


Esordio in casa OP (www.outdoorphotographers.it)

Con la rubrica fotografica realizzata per o canali si Outdoor Passion e con l’inverno, inizia una nuova sezione di esperienze fotografiche, denominata a OP foto-experience e lo fa in grande stile con la nostra presenza alle 26°Winter Universiade del Trentino con Il nostro piccolo staff composto da 4 fotografi provenienti da Milano, Bergamo, dalla Valle d’Aosta e il sottoscritto da Torino.
Organizzare una trasferta come questa, significa partire in tempo per poter inoltrare le richieste di accredito all’organizzazione internazionale, per l’invio dei documenti necessari (Iscrizione alla USSI / AISP) e le foto da inserire sui pass. Coordinare tutti gli orari, gli spostamenti , trovare e riservare l’alloggio.

Per assurdo, l’aspetto fotografico, resta quasi l’ultimo problema in ordine di cronologia. La manifestazione aveva una durata di 11 giorni, ma purtroppo noi abbiamo avuto la possibilità di lavorare solo nel week end. Per cui, primo vincolo: trovare una sistemazione che ci permettesse di poter seguire la maggior parte degli eventi in programma, senza dover effettuare spostamenti chilometrici. Dopo un’accurata ricerca, la scelta è caduta sulla Val di Fiemme ed in particolare su Ziano di Fiemme, piccola località a cinque minuti dal lago di Tesero e Predazzo luoghi che ospitavano le gare di biathlon, fondo, e trampolino. A circa 15 minuti inoltre, la cittadina di Cavalese che invece possiede lo stadio del ghiaccio dove si sono disputate alcune partite di ice hockey. Sulla via del ritorno, sopra a Trento, Monte Bondone per lo snowboard e poi ancora giù in città per il pattinaggio artistico.

Per quanto riguarda l’attrezzatura fotografica, quella da grandi occasioni: Doppi corpi macchina, Nikon D800, D300s e anche D3X . teleobiettivi che andavano dal 70/200 al 200/400 al 300 mm più alcuni grandangoli spinti, come il fisheye da 10,5mm.



Primo giorno:

Tre tappe sull’autostrada TO/MI/VE : Santhià per tirare su Alexis che arriva da Aosta, Milano per Marcello e Bergamo per Maurizio. Viaggio fino a Trento dove, al Sanbapòlis è situato il cuore pulsante delle Universiadi e dove completiamo gli accrediti ritirando i pass e le pettorine che certificano la nostra ufficialità come fotografi.

Sbrigate le iscrizioni varie, ripartiamo verso Ziano di Fiemme. Saliamo, saliamo e saliamo ma non troviamo tracce di neve. Inquietante! Decidiamo di andare a fare un primo sopralluogo appena arrivati. E’ di fondamentale importanza arrivare il giorno delle gare e sapere già dove posizionarsi. I fotografi sono una brutta razza: Ovviamente tutti cercano il posto migliore e arrivano 2 ore prima per posizionarsi.





Secondo giorno:

Sveglia quasi all’alba, colazione abbondante per arrivare al lago (di Tesero) dove iniziano i training di duathlon: tutti all’ombra, il freddo ci dà il benvenuto. Tiriamo fuori le fotocamere, montiamo i tele, qui si lavora solo da lontano ma con un 70/200 si possono già ottenere buoni risultati. Considerando che gli sfondi sono “sporchi” (case, cartelli ecc..) dobbiamo lavorare con diaframmi aperti per sfuocare tutto quanto dietro i nostri soggetti.

Iniziamo a scattare senza sosta. Dal duathlon passiamo al fondo. Molto interessanti, fotograficamente, tutti i retroscena delle gare: le preparazioni, la sciolinatura, il riscaldamento ecc… Un’aspetto che adoro della fotografia sportiva, è legato alle espressioni degli atleti. Si possono fotografare occhi smarriti, arrabbiati, commossi. Volti sotto sforzo, urla liberatorie ecc…

Viviamo in questi giorni, in una dimensione olimpica. Siamo al centro del villaggio che ospita il team norvegese accanto quello giapponese. Tutte le persone accanto a noi indossano tute colorate , tutto intorno è colore e si percepisce nell’aria adrenalina pura. Le fotocamere sembrano possedute, sembra vogliano sfuggire dalle nostre mani per andare a fotografare tutto quanto !! Contagioso!

Quando scende il buio ci spostiamo in zona trampolino. Anche qui la neve che troviamo ricopre appena le strutture. Qui si fa sul serio. È buio, i fari illuminano la neve conferendogli una dominante gialla. Fotograficamente risolviamo il problema scattando in raw o impostando un bilanciamento del bianco adeguato. Ma i problemi non sono solo legati alle dominanti. Qui gli atleti sfrecciano via veloci, come proiettili. I nostri autofocus vengono messi a dura prova. Personalmente monto il 70/200 2,8 e dopo varie prove fatte con gli apripista, decido di impostare il fuoco manuale e scatto con un motore veloce. Davanti a me, la luna quasi piena. Iso piuttosto alti per poter scattare almeno ad 1/800 sec e bloccare l’azione.

La giornata però non finisce qui: Cena e poi alla fine incontro di hockey su ghiaccio. Posti assegnati per i fotografi. Io riesco ad intrufolarmi dietro le panchine delle nazionali. L’aria è elettrica. Le azioni sono velocissime ed il dischetto quasi non si vede (specialmente seguendo le azioni attraverso il mirino con un tele montato dove tutto è ristretto al piccolo campo visivo). Tempi rapidissimi e iso alle stelle.

Fine incontro, stanchi dopo una full immersion fotografica. Rientriamo a casa dove scarichiamo i file prodotti (centinaia di scatti) e facciamo una veloce valutazione, un pò di post produzione ed archiviazione.

Quando spegniamo le luci, la stanza sembra addobbata a natale con tutte le lucine lampeggianti dei carica batterie delle fotocamere. Un presepe fatto da fotografi !!

Terzo giorno:

Oggi ce la prendiamo relativamente comoda poiché le prime session iniziano alle 9,30 al Monte Bondone dove ad aspettarci c’è il pipe per lo snowboard. Grazie ad un burlone ipad/navigatore, la prendiamo un pelino larga ed arriviamo al nostro spot con un po’ di ritardo. Poco male, il pipe è tutto in ombra, arriviamo giusto in tempo per iniziare a fotografare con il sole. È solo un training, ma lavorare durante le prove, è quasi meglio perché i riders girano senza pressione. Photosession con obiettivi corti e fish eye e i motori volano a svariati fotogrammi al secondo per immortalare sequenze della manovre aeree. Pranzo presso l’accoglienza della zona stampa poi via verso Trento per la sessione finale alle qualificazioni di pattinaggio artistico. Accoglienza e distribuzione dei posti a bordo pista con tanto di indottrinamento per i regolamenti che dobbiamo rispettare. Concludiamo la nostra esperienza con le grazie delle pattinatrici sul ghiaccio che volteggiano lasciando senza fiato il pubblico rubando applausi ad ogni rotazione. Zoom da 200, fuoco continuo e motore al massimo. Iso alte e tempi rapidi. E’ Trento quindi che prima ci ha dato il benvenuto e adesso ci saluta alla fine del nostro repotage; una breve ma intensa esperienza fotografica alle Universiadi del Trentino 2013

Fotografia Sportiva Gallery Winter Universiade Trentino
















Per le prossime experience: www.paolomeitrelibertini.com  pmlibertini@gmail.com

martedì 24 dicembre 2013

La fotografia al centro dell'attenzione



Spesso mi incuriosisco ascoltando commenti che descrivono quello che rappresenta la fotografia.

La sensazione a volte fastidiosa che provo, è che l'attenzione si sia spostata dalla fotografia, dall'immagine, dallo scatto, all'attrezzatura fotografica. Sembra quasi che il compito di realizzare una buona immagine, spetti all'ultimo modello di questa o quella macchina fotografica. Perchè per ottenere lo scatto perfetto, occorra quell'obbiettivo o quel tipo di cavalletto, mentre si tralascia la questione più importante: "La foto la faccio io oppure la mia macchina da svariati milioni di pixel"?

Un fotografo che arriva dalla pellicola, come chi scrive, ammettendo di essere approdato al digitale non del tutto in modo indolore, non riesce a non apprezzare quanto di buono ci abbia portato la tecnologia digitale. Quanto questo ci abbia semplificato la vita.

La sensazione è che a volte la curiosità, la ricerca, la preparazione per organizzare un'uscita fotografica, passino in secondo piano rispetto al tipo di fotocamera che abbiamo acquistato.
Per non parlare dell'infinità di informazioni che ci bombardano da ogni direzione.Se solo abbiamo un dubbio o una curiosità su un qualsiasi motivo, basta andare su internet per confondersi ancora di più le idee.

Per questo, in questo spazio, sceglierò un linguaggio semplice per parlare di fotografia. Di come si ottiene una buona immagine fotografica, indipendentemente dall'attrezzatura utilizzata.
Questo blog, sarà un punto di incontro dove sarà facile ed intuitivo parlare di come si ottiene una buona immagine, a prescindere. La fotografia sportiva sarà filo conduttore.